Risponde Gianmatteo Manghi, Director of Sales di Cisco Italia
Autore: Redazione ImpresaCity
In base alla vostra esperienza sul mercato, come pensate abbia reagito la PA al repentino mutamento di scenario? La Pubblica Amministrazione si è trovata ad affrontare sfide enormi su più fronti. Gestire l’emergenza sanitaria a tutti i livelli; riorganizzare la propria attività interna e i rapporti con i cittadini per allinearsi alle necessità di distanziamento e proteggere i propri dipendenti e gli utenti; operare in modo flessibile e il più possibile senza discontinuità nonostante lo scenario. Dal nostro punto di osservazione, abbiamo visto una grande capacità di attivazione nella Pubblica Amministrazione, anche con dinamiche nuove e accelerate in aree quali, per esempio, il lavoro da remoto; nonostante la complessità normativa e burocratica e la difficoltà di dover applicare per necessità modelli mai sperimentati prima, non sempre pienamente abilitati dalle tecnologie o dalle competenze digitali presenti. È stato fatto tantissimo lavoro, rivolto anche a sostenere con la tecnologia il settore sanitario, in particolare con le tecnologie di collaboration che si sono rivelate vitali per comunicare, per dare continuità all’assistenza medica o riabilitativa da remoto – attività nelle quali siamo stati coinvolti come azienda, e che pensiamo saranno estremamente importanti anche per il futuro, perché le lezioni apprese e le esperienze fatte resteranno patrimonio della PA, quale che sia la “nuova normalità”, non sarà un ritorno al passato nemmeno per il settore pubblico. Quali vedete come sfide prioritarie per la Pubblica Amministrazione centrale e locale per il 2021? La PA dovrà sostenere un Paese che dovrà fare leva su ogni risorsa disponibile per uscire in modo positivo dalla crisi. La PA, a livello sia centrale sia locale, dovrà saper affrontare tre sfide fondamentali, che solo con una solida gestione della dimensione digitale sarà possibile superare con successo. La prima riguarda il sistema sanitario, che dovrà essere in grado di dare servizi di qualità a una popolazione con età media crescente, rafforzando la propria resilienza in caso di situazioni di emergenza e sviluppando nuovi modelli per la gestione delle informazioni e per l’assistenza remota, fattori che possono contribuire anche a una migliore sostenibilità economica. La seconda riguarda il mondo dell’istruzione, a ogni livello, per garantire un futuro alle nuove generazioni e una maggiore competitività al sistema paese. La terza, non per ordine di importanza, è la sfida dello sviluppo sostenibile, che può essere abilitato dalla crescita delle fonti rinnovabili, dai modelli di economia circolare, dalla trasformazione dei processi produttivi: in questo ultimo caso, è fondamentale la capacità della PA di sostenere e velocizzare i progetti che verranno assegnati ai soggetti attuatori, siano essi aziende pubbliche o private. Quali sono i principali elementi che possono differenziare nel nuovo scenario le esigenze della PA rispetto al comparto privato? La PA è l’ossatura di un Paese: quella che ne deve sostenere e facilitare la crescita e che deve, come e più del comparto privato, assicurarsi una capacità di resilienza e strumenti pronti per affrontare future crisi. Ci sono delle aree come la cybersecurity che sono cruciali per il privato come per il pubblico, ma sulle quali il pubblico ha una responsabilità di sistema, nella protezione per esempio di infrastrutture critiche nazionali dalle quali dipende letteralmente la vita dei cittadini, come le infrastrutture energetiche o idriche. Ci sono poi processi e sistemi specifici della PA, come per esempio il sistema giudiziario, che nell’affrontare questa crisi ha scontato difficoltà che evidenziano la necessità di innovare rapidamente, portando avanti i progetti di digitalizzazione; ci sono aree come l’attività legislativa che non possono fermarsi e che trarrebbero giovamento da una digitalizzazione sicura e avanzata dei processi. Queste sono alcune delle aree in cui anche Cisco sta investendo, sviluppando soluzioni dedicate a partire dalle proprie tecnologie di collaborazione, di networking, di cybersecurity che possano supportare l’innovazione del settore pubblico a beneficio di tutti.
Speciale Pubblica Amministrazione
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