Risponde Alison Gutman, Communication Manager di Supernap Italia
Autore: Redazione ImpresaCity
Quali sono oggi, secondo la vostra percezione, le principali esigenze delle imprese nel rivolgersi a un fornitore di servizi data center? In Italia prevalgono le PMI, dove spesso le conoscenze informatiche sono limitate. Questo le spinge a rivolgersi a specialisti del settore, come cloud provider e system integrator. Questi ultimi possono avere un data center al loro interno oppure possono rivolgersi a fornitori di colocation, come Supernap Italia. Il GDPR presenta norme atte a garantire la sicurezza del dato; molte aziende, quindi, hanno deciso di portare i dati sul cloud, o di installare i propri apparati esterni all’azienda. Anche la pandemia ha contribuito sicuramente ad accelerare il processo di digitalizzazione, e le aziende hanno potuto sperimentare un modo alternativo di lavorare, lo smart working. Tutto ciò ha comportato e comporterà l’aumento della mole di dati scambiati su Internet e, a sua volta, la domanda di servizi cloud e ICT. Per erogare tali servizi le aziende ICT stanno investendo per potenziare la loro infrastruttura, garantendo così continuità e qualità del servizio.
Con quali strutture e offerte rispondete a queste esigenze? Supernap eroga principalmente servizi di colocation, cioè fornisce spazio fisico agli apparati clienti garantendo continuità elettrica, raffreddamento, connettività e sicurezza, il tutto dal data center di 42.000 mq a Siziano, vicino a Milano. Vengono anche erogati servizi di connettività Internet e connettività di layer 2 verso i principali cloud provider europei. La continuità elettrica viene assicurata mediante sistemi UPS ridondanti, generatori elettrici di emergenza e quadri di distribuzione elettrica intelligenti per garantire il 100% di uptime. Il raffreddamento viene fornito da innovativi sistemi free-cooling che fanno uso dell’aria fredda esterna per raffreddare il carico termico. Il data center è carrier-neutral e la connettività è garantita sia dal doppio anello in fibra ottica di proprietà che collega il data center al Campus di Caldera sia dai carrier che vi sono presenti. La sicurezza è gestita da un proprio team interno e sistemi di sicurezza passivi e attivi, come muri di recinzione, TVCC e accessi biometrici. La sostenibilità dei data center è un tema sempre più importante, sia per i provider sia per i loro clienti. Quali passi seguite, o consigliate, per avere data center con una sempre maggiore efficienza energetica? I moderni data center nascono con caratteristiche tali da ridurre al minimo i consumi ed eventuali sprechi energetici; per ottenere questo bisogna progettarli sin dall’inizio per essere data center. In Supernap è stato realizzato un sistema di raffrescamento ad hoc, con la totale compartimentazione di aria calda e aria fredda. Tutta l’aria calda generata dagli apparati IT viene veicolata all’interno di un plenum, da cui viene aspirata, portata verso gli scambiatori aria-aria e raffrescata, rimettendola poi all’interno della sala dati mediante opportune canalizzazioni. Tutti i sistemi inviano i propri parametri di funzionamento e di consumo, utili a verifiche di performance e azioni migliorative. Per misurare l’efficienza energetica in un data center, viene utilizzato un indicatore chiamato PUE; più si avvicina a 1, più il data center risulta efficiente. Questo parametro è influenzato dalla localizzazione geografica del data center. Trovandosi al 45° parallelo, Supernap Italia vanta un PUE medio annuo sotto la media, tra 1,3 e 1,4.
Il New Normal dei Data Center
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