Autore: Redazione ImpresaCity
La nuova digitalizzazione della PA locale italiana passa attraverso due filoni paralleli di sviluppo. Uno è più evidente per i tecnici ed è infrastrutturale, incentrato al momento sui processi di migrazione verso il cloud. Il secondo filone è meno evidente ai tecnici ma fondamentale per i cittadini: che siano in cloud o meno, i servizi della PA devono essere fruibili facilmente e ben studiati. E che sotto questo aspetto ci sia molto da migliorare, è cosa nota da tempo.
Per la migrazione al cloud il PNRR ha già iniziato a mettere sul piatto mezzo miliardo di euro. Ora tocca al miglioramento dei servizi digitali dei Comuni italiani, tema per il quale sono a disposizione 400 milioni di euro. Vi si accede con un processo di candidature simile a quello definito per la migrazione infrastrutturale. Il piano di finanziamento è aperto anche agli istituti scolastici, quindi la platea di utenti potenziali è stimata in oltre 8.000 scuole e 7.900 Comuni.
Migliorare l'esperienza digitale dei cittadini nei loro rapporti con i Comuni è un tema molto complesso. Magari non ha i dettagli tecnici dell'evoluzione infrastrutturale, ma richiede l'analisi e il ripensamento dei tanti e diversificati processi che stanno dietro le molte interazioni tra cittadino e Comune. Un problema complicato anche perché ogni ente locale si è mosso in maniera diversa dagli altri e quindi manca un approccio omogeneo alla "user experience" dei cittadini. E manca anche, spesso, la sensazione di essere allo stesso livello degli altri Paesi europei in quanto a usabilità dei servizi e facilità di acesso alle informazioni.
Qui diventa fondamentale il lavoro portato avanti da Designers Italia, il progetto di AGID per la rivisitazione dei servizi pubblici digitali proprio in funzione della loro UX. Qualche tempo fa, con la redazione dell'Atlante della trasformazione digitale della PA, i team di Designers Italia avevano già dato una fotografia poco incoraggiante dello stato di usabilità della PA digitale. Le nuove risorse messe a disposizione cercano di colmare i gap del tipo di quelli segnalati nell'Atlante.
I fondi PNRR messi a disposizione dal Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale prevedono due linee di intervento complementari per un Comune: limitarsi ad aggiornare il proprio sito Internet istituzionale oppure anche rivedere i flussi d'interfaccia relativi ai servizi ai cittadini. A seconda della scelta di fondo, del numero di servizi eventualmente coinvolti e delle dimensioni del Comune, la somma erogabile per quel Comune varia.
Il MITD e Designers Italia cercano in particolare di rendere molto più omogeneo, moderno e usabile il volto digitale dei Comuni italiani e dei loro servizi. Per questo, ad esempio, sono stati realizzati modelli riusabili e standard per l'architettura dell’informazione, che fa da base per realizzare front-end e back-end del sito comunale e per organizzare i vari livelli di contenuto sulle pagine. Sono in arrivo anche i template HTML e i temi CMS Wordpress e Drupal per i siti comunali.Lato evoluzione e user experience dei servizi digitali erogati da un Comune o da una scuola, e non solo del loro sito istituzionale, Designers Italia sta predisponendo i template HTML che permettono di costruire flussi di servizio ai cittadini. Sono pensati per gli sviluppatori che creano il front-end dello specifico servizio, ma - si spiega - "possono essere utili anche ai designer quali esempi di pagine e contenuti".
I template dei flussi di servizio riguardano cinque macro-categorie di servizi: richiesta di un vantaggio economico, servizi a pagamenti, richieste di prestazioni con graduatoria, permessi e autorizzazioni, pagamenti. Queste categorie di primo livello si declinano poi in servizi più specifici. Al momento Designers Italia ha predisposto i template per circa 25 servizi mirati, insieme alle componenti accessorie e trasversali come la prcedura di accesso via Spid, la gestione di un'area personale, la valutazione di feedback, la gestione dei pagamenti. I modelli, desktop e mobile, sono tutti navigabili su Figma.