Quali sono oggi le nuove esigenze che si sono venute a creare in ambito Sanità e come vengono soddisfatte dai vendor?
La pandemia che sta sconvolgendo il mondo da oltre un anno ha messo l’accento sull’importanza di avere sistemi informativi interoperabili. L’interoperabilità tra sistemi, infatti, è il nuovo paradigma per un sistema sanitario più robusto, supportato dalla tecnologia e dalla trasformazione digitale. I sistemi sanitari interoperabili consentono di superare il concetto di sanità locale e aprono alla possibilità di scambiare informazioni e dati clinici anche a notevole distanza, permettendo non solo di fornire un’assistenza sanitaria migliore ai cittadini, ma anche di facilitare l'analisi e l'interpretazione dei dati, abbattendo le barriere geografiche. Oltre a questo tipo di barriere territoriali, vi è anche il tema dell’eterogeneità dei dati, dell’utilizzo di standard diversi, dell'avversione per il lavoro in ambienti aperti. La rimozione di questi ostacoli potrà consentire ai pazienti di fruire ovunque dei propri dati clinici e di ottenere un'assistenza personalizzata e di qualità e ai professionisti di accedere più facilmente alle informazioni dei pazienti per una migliore diagnosi e cura.
Come Minsait riteniamo che sia fondamentale trasformare l'attuale ruolo dei sistemi informativi - affermatisi come fornitori di servizi - verso un modello di ecosistema in cui il valore dei dati sia massimizzato, rendendolo il centro e il motore della trasformazione. Questo consentirebbe una migliore comprensione degli utenti del sistema automatizzando i processi, prevedendo scenari, riducendo i costi operativi e ottenendo una maggiore qualità e un servizio personalizzato. In questa direzione è necessario il coinvolgimento di professionisti con competenze analitiche che segmentino bene i dati e avviino le opportune interrogazioni per ottenere informazioni precise dai dati disponibili, nonché l'utilizzo di piattaforme aperte per consentire un ecosistema che favorisca la competizione tra i fornitori (a livello applicativo, di servizio e di piattaforma) e consenta una migliore gestione della salute del cittadino.
Quali le best practice e gli esempi di eccellenza più significativi?
A livello internazionale, emerge il progetto di interoperabilità sviluppato recentemente in Colombia. Nella capitale del paese, Bogotà, è stato realizzato un progetto per integrare l'informazione dei pazienti in 22 ospedali pubblici della regione. La soluzione utilizzata si basa sul FHIR (Fast Healthcare Interoperability Resources), l'ultimo standard di interoperabilità sviluppato e promosso dall'organizzazione internazionale HL7 (Health Level Seven), l'azienda responsabile di alcuni dei protocolli di comunicazione più utilizzati in ambito sanitario. Da questa iniziativa i professionisti dell'assistenza ottengono risposte rapide e precise, che li supportano nei processi decisionali clinici, oltre ad altri strumenti che li aiutano nei progetti di ricerca clinica e nei documenti scientifici. In questo progetto, la soluzione di Minsait aiuta a migliorare il processo decisionale medico, ottimizza le cure, previene la perdita di informazioni e la ripetizione di test e garantisce la sicurezza dei dati. Semplifica anche la gestione degli appuntamenti medici e delle prescrizioni, evitando gli spostamenti presso i centri sanitari e gli ospedali.