Risponde Roberto Vicenzi, Vicepresidente di Centro Computer
Autore: Redazione ImpresaCity
In base alla vostra esperienza, quali skill giudicate più importanti per il 2021? L’anno appena trascorso ha segnato fortemente non solo l’approccio alle modalità lavorative ma ha completamente rivoluzionato il modo di pensare al lavoro del futuro. Il processo di trasformazione digitale è stato esponenzialmente accelerato dalla pandemia. Gli ambienti operativi sono diventati “ibridi” ed è necessario che sia i manager che guidano le aziende sia i collaboratori interni, di ogni ruolo e livello professionale, imparino a lavorare con maggiore qualità, adottando strumenti IT all’avanguardia che permettano a tutti di operare con semplicità e sicurezza, confermando un’apertura al cambiamento molto accentuata.
Già oggi termini come Cloud, Ibrido, Sincrono appartengono al lavoro quotidiano, soprattutto per chi, come noi, opera nel settore dell’ICT. Tutti questi cambiamenti impongono anche alla nostra azienda, che da quasi 40 anni sviluppa nuove soluzioni per passione, offrendo tecnologia e servizi di informatica aziendale che vanno oltre l’IT, una costante selezione di esperti. Tra gli skill indispensabili nella ricerca di nuove figure professionali da inserire in Centro Computer, in aggiunta alla preparazione tecnica di base, diamo senz’altro grande rilievo alla flessibilità e all’apertura verso l’innovazione. Non è però più sufficiente avere un dipendente esperto e preparato per far funzionare bene la nostra “macchina operativa”.
I nostri collaboratori sono diventati veri e propri consulenti, e cercano di motivare i manager dei clienti a ripensare al modo di vedere il lavoro, proprio e dei diretti collaboratori, spingendoli a trovare nuovi approcci per interfacciarsi con il personale, evitando di creare dinamiche stressanti che possono solo impattare negativamente nella produttività e nella qualità del lavoro. Anche dal punto di vista psicologico diventa fondamentale che il personale sia resiliente, con una grande capacità di adattamento, appunto, al lavoro ibrido, che non potrà che espandersi nel prossimo futuro. Ma è altrettanto importante che il management accompagni i propri collaboratori con un’adeguata formazione alla comunicazione digitale, senza sottovalutare la necessità di momenti di socialità che in questo periodo sono di difficile attuazione, che però rappresentano un aspetto importante non solo nell’ambito personale ma anche lavorativo.
Ritenete che le competenze individuate siano più facili da sviluppare internamente o da acquisire all’esterno? Personalmente ritengo che sia di fondamentale importanza l’individuazione e l’investimento su una cerchia ristretta di figure professionali estremamente preparate e aperte alla continua trasformazione digitale. Devono essere manager che si contornano di figure giovani e aperte al nuovo, con curriculum d’eccellenza, che poi andremo a specializzare e formare ulteriormente internamente sulla gamma della nostra offerta tecnologica, sulle soluzioni più avanzate e, soprattutto, sulla mentalità dell’innovazione.
Nel futuro ritengo che le imprese clienti investiranno sempre di più nelle nuove modalità a “costo operativo”, ed è, a mio avviso, essenziale che le persone che lavorano con noi siano sia fortemente preparate dal punto di vista tecnologico ma altrettanto capaci di interpretare gli investimenti IT in quest’ottica, per essere sempre pronte a rispondere alle richieste del mercato.
Speciale Skill e IT
Puoi trovare la versione completa dello speciale sulla rivista "ImpresaCity Magazine"