Autore: Redazione ImpresaCity
Qual è, secondo la vostra percezione, il livello di recepimento delle soluzioni di AI da parte delle aziende italiane?
Negli ultimi anni le imprese italiane hanno sviluppato una maggiore sensibilità e attenzione al valore che i dati possono generare per il proprio business, e questo ha comportato un aumento degli investimenti relativi alla Data Science e alle piattaforme dedicate. Nonostante alcune oggettive difficoltà, soprattutto iniziali, legate più che altro alla difficoltà a reperire set di dati corretti da analizzare, con informazioni distribuite in miliardi di file e diversi silos di archiviazione, sia on premise sia nel cloud, l’adozione dell’AI si sta diffondendo ed estendendo anche ai processi rendendo automatici molte fasi di controllo e di validazione dei dati.
I dipartimenti IT di molte aziende, sotto la pressione dei numerosi progetti di Analytics avviati, si stanno adoperando per ridurre la quantità di tempo necessario a memorizzare, analizzare e processare dati, integrando approcci e prodotti con capacità di Machine Learning per automatizzare i compiti manuali e consentire agli utenti meno tecnici di essere più autonomi nell’utilizzo dei dati e fornendo ai data scientist e ai team di analytics, dati sempre più coerenti e “pronti” agli obiettivi di analisi.
Più in generale, riscontriamo che i progetti di AI non sono più solo appannaggio di medie e grandi aziende, ma che anche le PMI stanno comprendendo il valore di trasformarsi in una data driven company.
Quali ritenete essere i casi d'uso e le applicazioni che al momento rivestono maggiore interesse, in quanto in grado di portare immediatamente vantaggi pratici?
Uno dei settori dove l’AI ha avuto una maggiore crescita e applicazione negli ultimi anni a nostro avviso è il manufacturing, anche grazie alle iniziative messe a punto dal Governo: grazie all’AI il settore ha potuto, ad esempio, ottimizzare i processi di spedizione, il ciclo di vita del prodotto o, abilitare quella che viene definita l’Industrial IOT, grazie all’utilizzo di specifici algoritmi a supporto dell’efficienza del processo produttivo o del controllo qualità, o di robot e algoritmi di image recognition che abilitano modelli di Intelligent Data Processing.
Ma anche in settori come il banking e l’insurance, senza dimenticare le Telco, storicamente settori più maturi nell’utilizzo del dato, registriamo casi d’uso interessanti, che riguardano sempre più spesso la nascita di nuovi prodotti e servizi.
Come vi state attrezzando per aiutare le imprese italiane ad affrontare le tecnologie di AI?
All’interno di Horsa Group opera Horsa Insight, specializzata nel data & analytics management. La società ha sviluppato un proprio framework, Data Lab, che supporta dal punto di vista tecnico, metodologico, del modello di business e della governance la realizzazione di progetti di AI nelle aziende focalizzandosi sulla logica del risultato e non sulla mera sperimentazione e POC.
Horsa Insight, che ha realizzato progetti soprattutto nel mondo Retail, in particolare sul Sales & Marketing, e Manufacturing, a supporto della Supply Chain o dei processi tipici del settore, accompagniamo i clienti attraverso un percorso strutturato che permetta loro di comprendere come migliorare il proprio business grazie a un maggior utilizzo del dato e dell’Intelligenza Artificiale.
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