Autore: Redazione ImpresaCity
In base alla vostra esperienza, quali sono le sfide più pressanti che le aziende italiane affrontano attualmente nella gestione sicura e compliant dei propri dati?
La crescente frequenza di cyberattacchi sempre più sofisticati rappresenta una seria minaccia per la riservatezza, l'integrità e la disponibilità dei dati, nonché per la reputazione e la fiducia di clienti e stakeholder. La mancanza di competenze e risorse adeguate a implementare e mantenere misure efficaci di sicurezza dei dati si registra soprattutto nelle piccole e medie imprese, che spesso non dispongono del budget e delle competenze necessarie. L'antivirus di base è comune tra le PMI, poiché spesso è richiesto anche per motivi di conformità. È ancora comune che le organizzazioni si affidino a scanner di sicurezza gratuiti di base perché non vogliono spendere budget extra. Questo può creare lacune nella protezione contro minacce più sofisticate come il ransomware. La chiave per risolvere il mistero è il consolidamento. E cercare fornitori di soluzioni integrate con l'esperienza necessaria per rendere l’ambiente più semplice da gestire, il che aiuta anche a risparmiare sui costi. Secondo i dati di telemetria del nostro centro Acronis CPOC, a marzo 2023 1 computer su 100 in Italia è stato attaccato da un ransomware, il che ci colloca al 32° posto a livello globale. Se contiamo tutti i tipi di malware, la telemetria di Acronis mostra che a marzo il 10,4% di tutti i computer in Italia è stato attaccato da ransomware, in crescita rispetto al 6% del gennaio 2023.
Come rispondete, con i vostri prodotti e servizi, alle esigenze più importanti delle aziende?
È importante seguire le raccomandazioni dell'Enisa, l’Agenzia dell'Unione europea per la cybersicurezza, per proteggersi dal ransomware o partire dalle basi, come l'implementazione del backup. Una strategia di backup che sia stata testata e che abbia dimostrato di funzionare è essenziale per la protezione dei dati. Un buon piano dovrebbe seguire la regola del 3-2-1, ovvero avere più copie dei dati in almeno due luoghi diversi, in modo che un singolo guasto non cancelli i backup. È allarmante che solo l'83% delle aziende esegua il backup, il che le rende vulnerabili alla perdita di dati.
Active Protection è una parte di Acronis Cyber Protect che è stata integrata nel prodotto più di 5 anni fa come livello di protezione contro il ransomware. Active Protection è uno degli strati del nostro approccio multilivello. Acronis utilizza l'IA/ML per proteggere i suoi clienti dagli incidenti informatici. Per molti livelli di rilevamento, non ha importanza come è stato creato un malware - manualmente o da IA, poiché il comportamento anomalo consente il rilevamento. Acronis monitora costantemente il panorama delle minacce informatiche con i suoi Cyber Protection Operation Centers (CPOC) e modifica le capacità di rilevamento dove necessario. Pertanto la sfida attuale è principalmente l'aumento della frequenza degli attacchi e la garanzia che i testi delle email di phishing generati da IA vengano rilevati e bloccati all'inizio della catena di attacco. Come punto aggiuntivo, i modelli di IA conversazionale possono anche essere utilizzati come expert in the box, per aiutare gli amministratori di sistema inesperti a capire gli incidenti informatici e a reagire in modo strutturato.