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Il parere di Schneider Electric

Risponde Laura Ippolito, Business Development Manager Secure Power di Schneider Electric Italia

Autore: Redazione ImpresaCity

Con quali strutture e offerte rispondete sono oggi a quelle che sono le principali esigenze delle imprese che si rivolgono a un fornitore di servizi data center?

Come Schneider Electric siamo impegnati nello sviluppo di una offerta tecnologica che abiliti la trasformazione digitale accelerata dall’intelligenza artificiale. Le sfide che un data center AI ready comporta sono molteplici: alta densità di alimentazione, distribuzione di elevata potenza in spazi ridotti, implementazione di nuove architetture di liquid cooling. I rack NetShelter SX APC Schneider Electric di nuova generazione rispondono alla necessità di alta densità HPC con un ingombro minimo. Questi armadi hanno specifici accorgimenti per i cavi, una maggior foratura delle porte per aumentare la dissipazione del calore, strutture in acciaio e sistemi di chiusura multipli per dare più solidità e sicurezza. I sistemi di AIsle Containment offrono fino al 20% in più di capacità di raffreddamento, e meno consumi grazie a un innovativo controllore del flusso d’aria che automatizza la velocità delle ventole, riducendo il consumo energetico fino al 50% rispetto ai sistemi passivi tradizionali.

La PDU Advanced, con scheda per la gestione di rete Secure NMC3 permette di garantire la conformità del firmware e aggiornamenti automatici per una maggiore cybersecurity, può distribuire l’alimentazione di server con requisiti di potenza fino a 70kWH. A questo si affianca l’offerta per il liquid cooling, in evoluzione nelle varie architetture possibili. L’attenzione alla sostenibilità portata in primo piano a livello europeo dalla recente normativa EED - Energy Efficiency Directive - trova risposta nel nostro DCIM EcoStruxure IT, il software di monitoraggio remoto che supporta gli operatori del settore nella misurazione dei propri consumi e nella relativa reportistica richiesta dalla normativa europea.

La sostenibilità dei data center è un tema sempre più importante, sia per i provider sia per i loro clienti. Quali passi seguite, o consigliate, per avere data center con una sempre maggiore efficienza energetica?

Nonostante le trasformazioni tecnologiche come l’AI mettano a dura prova gli approcci tradizionali è nostro compito continuare a perseguire la sostenibilità. Si tratta di focalizzarsi non solo sull’efficienza nell’operatività e nei consumi energetici, ma anche sull’impatto più ampio legato all’uso di materie prime, al consumo di acqua, e cercare di ridurre tutte le emissioni di gas serra: non solo quelle cosiddette di Scope 2, legate al consumo di energia delle apparecchiature, ma anche le emissioni incorporate nei prodotti, per esempio per i gas refrigeranti, e le emissioni indirette. Bisogna considerare il tema dei rifiuti elettronici e ambiti nuovi come quello del consumo di suolo. Si tratta di uno scenario complesso che aiutiamo ad affrontare in modo pratico. Siamo stati i primi a presentare un White Paper di Guida alla Sostenibilità dei Data Center che ha delineato tutto lo scenario, i KPI chiave, le azioni da implementare su diversi livelli di maturità nel percorso di sostenibilità del data center. Questi sono strumenti preziosi per i nostri clienti, che si affiancano alla nostra capacità di proporre tecnologie nativamente efficienti, competenze evolute per l’energia – anche rinnovabile, e offrire precise garanzie ambientali sui nostri prodotti. Anche a livello software, le nostre piattaforme EcoStruxure IT incorporano tutti questi aspetti e permettono di ottenere analisi molto granulari di prestazioni, consumi, calcolare le emissioni – e quindi prendere decisioni orientate al miglioramento in questo campo.

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