Il 2025 si preannuncia come un anno di svolta per l'innovazione tecnologica, trainata da tre tendenze chiave. In primo luogo, la domanda di sistemi di elaborazione sempre più efficienti dal punto di vista energetico nel settore IT aumenterà vertiginosamente, alimentata dalle esigenze “energivore” dell'intelligenza artificiale e dalla crescente attenzione per la sostenibilità. Le aziende adotteranno sistemi di elaborazione a basso impatto ambientale e perseguiranno questo obiettivo con azioni a breve termine, come l'adozione di hardware più efficiente, oppure con iniziative strategiche basate su tecnologie innovative.
Massimizzare l'efficienza dell'hardware esistente è essenziale, in particolare attraverso l'ottimizzazione degli algoritmi, ma i responsabili IT devono anche valutare la necessità di sostituire sistemi obsoleti ed energivori con alternative moderne ed efficienti dal punto di vista energetico, con prestazioni superiori per watt e risparmi tangibili in termini di emissioni di carbonio. La misurazione accurata delle emissioni legate all'IT è fondamentale e richiede investimenti in strumenti di tracciamento per individuare ed eliminare le inefficienze nei sistemi o nelle applicazioni. Nei data center, la tecnologia di raffreddamento a liquido ha tassi di adozione sempre più veloci per supportare a sua volta la crescente diffusione dell’AI. Questo cambiamento è guidato dal crescente utilizzo di GPU e CPU ad alta intensità energetica, dall'aumento della densità di potenza dei server e dalla diminuzione delle temperature operative di sicurezza dei chip. Le tecnologie di raffreddamento ad aria si sono rivelate poco efficienti, mentre il raffreddamento a liquido offre prestazioni superiori sia a livello di dispositivo, ovvero all’interno del server, sia per quanto riguarda il raffreddamento perimetrale, e questo consente di gestire il calore nell'intero data center. A fronte dell'accelerazione dell'adozione dell'intelligenza artificiale, il raffreddamento a liquido sta diventando sempre più indispensabile.
In secondo luogo, l’AI diventerà sempre più cruciale per le aziende, grazie all'introduzione di agenti di AI, ovvero software in grado di completare le attività e raggiungere gli scopi assegnati in modo indipendente senza istruzioni specifiche ma tramite prompt e che non producono output predeterminati, ma ricevono istruzioni, formulano un piano dettagliato e raggiungono il proprio obiettivo. Gli analisti di settore prevedono un'adozione rapida degli agenti di AI: entro il 2028 un terzo delle soluzioni software aziendali integrerà la cosiddetta “Agentic AI”, rispetto all'1% dello scorso anno. Questo rappresenterà un cambiamento molto rapido per tutti i settori produttivi, gli agenti di AI aiuteranno lavoratori umani in settori come il servizio clienti mentre i "machine customers", ovvero sistemi con capacità di acquisto autonome, automatizzeranno l'acquisto e la vendita all’interno delle aziende. L’Agentic AI è ancora una novità, oggi gli agenti sono in grado di eseguire solo compiti specifici in condizioni definite, ma le barriere allo sviluppo di questa tecnologia si stanno abbassando grazie allo sviluppo no-code e alla disponibilità di framework e strumenti “agentici”.
Infine, assisteremo alla comparsa di nuovi robot "polifunzionali", abbastanza flessibili da "apprendere" nuove attività che non erano previste dalla loro programmazione originale. Per fare solo un esempio, i robot per il controllo qualità potrebbero essere in grado di passare dall'ispezione di una catena di montaggio alla verifica dell'assenza di detriti nell'ambiente di lavoro.
Oggi, sono quattro milioni i robot monofunzione operativi nell'industria con vantaggi in termini di costi e di efficienza. Tuttavia, adottando robot polifunzionali, si possono aumentare i vantaggi legati all’utilizzo di queste macchine, in particolare ottenere un ritorno sull'investimento più rapido grazie all’estrema flessibilità. Questi robot avranno fattori di forma adattabili e software più intelligenti per consentire loro di svolgere più attività. Saranno inoltre costruiti per lavorare a fianco degli esseri umani, piuttosto che operare in spazi delimitati o gabbie per motivi di sicurezza. L'adozione di questa tecnologia è stata finora lenta, ma accelererà nei prossimi 24 mesi, grazie a implementazioni semplificate, che non richiedono modifiche architettoniche o infrastrutture fisse.
Il 2025 si preannuncia come un anno di svolta per l'innovazione tecnologica, trainata da tre tendenze chiave. In primo luogo, la domanda di sistemi di elaborazione sempre più efficienti dal punto di vista energetico nel settore IT aumenterà vertiginosamente, alimentata dalle esigenze “energivore” dell'intelligenza artificiale e dalla crescente attenzione per la sostenibilità. Le aziende adotteranno sistemi di elaborazione a basso impatto ambientale e perseguiranno questo obiettivo con azioni a breve termine, come l'adozione di hardware più efficiente, oppure con iniziative strategiche basate su tecnologie innovative.
Massimizzare l'efficienza dell'hardware esistente è essenziale, in particolare attraverso l'ottimizzazione degli algoritmi, ma i responsabili IT devono anche valutare la necessità di sostituire sistemi obsoleti ed energivori con alternative moderne ed efficienti dal punto di vista energetico, con prestazioni superiori per watt e risparmi tangibili in termini di emissioni di carbonio. La misurazione accurata delle emissioni legate all'IT è fondamentale e richiede investimenti in strumenti di tracciamento per individuare ed eliminare le inefficienze nei sistemi o nelle applicazioni. Nei data center, la tecnologia di raffreddamento a liquido ha tassi di adozione sempre più veloci per supportare a sua volta la crescente diffusione dell’AI. Questo cambiamento è guidato dal crescente utilizzo di GPU e CPU ad alta intensità energetica, dall'aumento della densità di potenza dei server e dalla diminuzione delle temperature operative di sicurezza dei chip. Le tecnologie di raffreddamento ad aria si sono rivelate poco efficienti, mentre il raffreddamento a liquido offre prestazioni superiori sia a livello di dispositivo, ovvero all’interno del server, sia per quanto riguarda il raffreddamento perimetrale, e questo consente di gestire il calore nell'intero data center. A fronte dell'accelerazione dell'adozione dell'intelligenza artificiale, il raffreddamento a liquido sta diventando sempre più indispensabile.
In secondo luogo, l’AI diventerà sempre più cruciale per le aziende, grazie all'introduzione di agenti di AI, ovvero software in grado di completare le attività e raggiungere gli scopi assegnati in modo indipendente senza istruzioni specifiche ma tramite prompt e che non producono output predeterminati, ma ricevono istruzioni, formulano un piano dettagliato e raggiungono il proprio obiettivo. Gli analisti di settore prevedono un'adozione rapida degli agenti di AI: entro il 2028 un terzo delle soluzioni software aziendali integrerà la cosiddetta “Agentic AI”, rispetto all'1% dello scorso anno. Questo rappresenterà un cambiamento molto rapido per tutti i settori produttivi, gli agenti di AI aiuteranno lavoratori umani in settori come il servizio clienti mentre i "machine customers", ovvero sistemi con capacità di acquisto autonome, automatizzeranno l'acquisto e la vendita all’interno delle aziende. L’Agentic AI è ancora una novità, oggi gli agenti sono in grado di eseguire solo compiti specifici in condizioni definite, ma le barriere allo sviluppo di questa tecnologia si stanno abbassando grazie allo sviluppo no-code e alla disponibilità di framework e strumenti “agentici”.
Infine, assisteremo alla comparsa di nuovi robot "polifunzionali", abbastanza flessibili da "apprendere" nuove attività che non erano previste dalla loro programmazione originale. Per fare solo un esempio, i robot per il controllo qualità potrebbero essere in grado di passare dall'ispezione di una catena di montaggio alla verifica dell'assenza di detriti nell'ambiente di lavoro.
Oggi, sono quattro milioni i robot monofunzione operativi nell'industria con vantaggi in termini di costi e di efficienza. Tuttavia, adottando robot polifunzionali, si possono aumentare i vantaggi legati all’utilizzo di queste macchine, in particolare ottenere un ritorno sull'investimento più rapido grazie all’estrema flessibilità. Questi robot avranno fattori di forma adattabili e software più intelligenti per consentire loro di svolgere più attività. Saranno inoltre costruiti per lavorare a fianco degli esseri umani, piuttosto che operare in spazi delimitati o gabbie per motivi di sicurezza. L'adozione di questa tecnologia è stata finora lenta, ma accelererà nei prossimi 24 mesi, grazie a implementazioni semplificate, che non richiedono modifiche architettoniche o infrastrutture fisse.
Il 2025 si preannuncia come un anno di svolta per l'innovazione tecnologica, trainata da tre tendenze chiave. In primo luogo, la domanda di sistemi di elaborazione sempre più efficienti dal punto di vista energetico nel settore IT aumenterà vertiginosamente, alimentata dalle esigenze “energivore” dell'intelligenza artificiale e dalla crescente attenzione per la sostenibilità. Le aziende adotteranno sistemi di elaborazione a basso impatto ambientale e perseguiranno questo obiettivo con azioni a breve termine, come l'adozione di hardware più efficiente, oppure con iniziative strategiche basate su tecnologie innovative.
Massimizzare l'efficienza dell'hardware esistente è essenziale, in particolare attraverso l'ottimizzazione degli algoritmi, ma i responsabili IT devono anche valutare la necessità di sostituire sistemi obsoleti ed energivori con alternative moderne ed efficienti dal punto di vista energetico, con prestazioni superiori per watt e risparmi tangibili in termini di emissioni di carbonio. La misurazione accurata delle emissioni legate all'IT è fondamentale e richiede investimenti in strumenti di tracciamento per individuare ed eliminare le inefficienze nei sistemi o nelle applicazioni. Nei data cen