In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2025?
Nel 2025, l’intelligenza artificiale guiderà un’ulteriore accelerazione tecnologica, con la Generative AI al centro e una crescente attenzione alla sicurezza e protezione. L’AI diventerà sempre più sofisticata, trasformando strumenti generali in soluzioni specializzate con impatti significativi su economia e servizi pubblici. L’adozione aziendale continuerà a essere in forte crescita: già oggi il 75% dei leader utilizza già l’AI generativa, segnalando il passaggio da sperimentazione ad applicazioni concrete.
Gli agenti AI saranno cruciali nel lavoro, automatizzando compiti complessi come supply chain e back office. Strumenti come Microsoft Copilot, già usati dal 70% delle aziende Fortune 500, diventeranno sempre più efficienti, migliorando produttività e velocità aziendale. Al contempo, queste tecnologie semplificheranno la vita quotidiana, permettendo una gestione ottimale del tempo e delle decisioni grazie a interazioni naturali con le informazioni digitali. La sicurezza evolverà per far fronte a minacce sempre più rapide e sofisticate, con soluzioni AI integrate per proteggere dati e sistemi, garantendo al contempo conformità normativa e un utilizzo responsabile. Nel 2025, l’AI sarà il motore di un cambiamento che renderà aziende e individui più efficienti, trasformando e migliorando il lavoro e la vita di milioni di persone.
Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?
Le imprese italiane stanno affrontando una rapida trasformazione digitale, e per favorire questa ondata di innovazione nel Paese, abbiamo annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro per potenziare servizi cloud, AI e competenze digitali al servizio delle imprese. In particolare, le PMI, cuore dell’economia nazionale, possono far leva su tecnologie per mantenere la competitività e continuare a crescere in scenari globali. Microsoft supporta questa transizione non solo con tecnologia e risorse sul territorio ma anche con la "National Skilling Initiative", un piano che mira a formare oltre 1 milione di italiani entro il 2025, fornendo alle aziende competenze digitali avanzate. Le sfide principali che le aziende stanno affrontando riguardano sicurezza informatica, sostenibilità e carenza di talenti, con un deficit previsto di 3,7 milioni di lavoratori entro il 2040 legato all’invecchiamento della popolazione. È necessario quindi adottare standard più rigorosi per proteggere i dati, adottare pratiche di AI responsabile e focalizzare investimenti in formazione e tecnologie. In sintesi, per competere in un mercato globale in evoluzione, le aziende italiane devono abbracciare l’AI, aumentare l’attenzione verso la sicurezza e protezione dati e affrontare i cambiamenti della forza lavoro, garantendo così sostenibilità e innovazione.
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In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2025?
Nel 2025, l’intelligenza artificiale guiderà un’ulteriore accelerazione tecnologica, con la Generative AI al centro e una crescente attenzione alla sicurezza e protezione. L’AI diventerà sempre più sofisticata, trasformando strumenti generali in soluzioni specializzate con impatti significativi su economia e servizi pubblici. L’adozione aziendale continuerà a essere in forte crescita: già oggi il 75% dei leader utilizza già l’AI generativa, segnalando il passaggio da sperimentazione ad applicazioni concrete.
Gli agenti AI saranno cruciali nel lavoro, automatizzando compiti complessi come supply chain e back office. Strumenti come Microsoft Copilot, già usati dal 70% delle aziende Fortune 500, diventeranno sempre più efficienti, migliorando produttività e velocità aziendale. Al contempo, queste tecnologie semplificheranno la vita quotidiana, permettendo una gestione ottimale del tempo e delle decisioni grazie a interazioni naturali con le informazioni digitali. La sicurezza evolverà per far fronte a minacce sempre più rapide e sofisticate, con soluzioni AI integrate per proteggere dati e sistemi, garantendo al contempo conformità normativa e un utilizzo responsabile. Nel 2025, l’AI sarà il motore di un cambiamento che renderà aziende e individui più efficienti, trasformando e migliorando il lavoro e la vita di milioni di persone.
Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?
Le imprese italiane stanno affrontando una rapida trasformazione digitale, e per favorire questa ondata di innovazione nel Paese, abbiamo annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro per potenziare servizi cloud, AI e competenze digitali al servizio delle imprese. In particolare, le PMI, cuore dell’economia nazionale, possono far leva su tecnologie per mantenere la competitività e continuare a crescere in scenari globali. Microsoft supporta questa transizione non solo con tecnologia e risorse sul territorio ma anche con la "National Skilling Initiative", un piano che mira a formare oltre 1 milione di italiani entro il 2025, fornendo alle aziende competenze digitali avanzate. Le sfide principali che le aziende stanno affrontando riguardano sicurezza informatica, sostenibilità e carenza di talenti, con un deficit previsto di 3,7 milioni di lavoratori entro il 2040 legato all’invecchiamento della popolazione. È necessario quindi adottare standard più rigorosi per proteggere i dati, adottare pratiche di AI responsabile e focalizzare investimenti in formazione e tecnologie. In sintesi, per competere in un mercato globale in evoluzione, le aziende italiane devono abbracciare l’AI, aumentare l’attenzione verso la sicurezza e protezione dati e affrontare i cambiamenti della forza lavoro, garantendo così sostenibilità e innovazione.
In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2025?
Nel 2025, l’intelligenza artificiale guiderà un’ulteriore accelerazione tecnologica, con la Generative AI al centro e una crescente attenzione alla sicurezza e protezione. L’AI diventerà sempre più sofisticata, trasformando strumenti generali in soluzioni specializzate con impatti significativi su economia e servizi pubblici. L’adozione aziendale continuerà a essere in forte crescita: già oggi il 75% dei leader utilizza già l’AI generativa, segnalando il passaggio da sperimentazione ad applicazioni concrete.
Gli agenti AI saranno cruciali nel lavoro, automatizzando compiti complessi come supply chain e back office. Strumenti come Microsoft Copilot, già usati dal 70% delle aziende Fortune 500, diventeranno sempre più efficienti, migliorando produttività e velocità aziendale. Al contempo, queste tecnologie semplificheranno la vita quotidiana, permettendo una gestione ottimale del tempo e delle decisioni grazie a interazioni naturali con le informazioni digitali. La sicurezza evolverà per far fronte a minacce sempre più rapide e sofisticate, con soluzioni AI integrate per proteggere dati e sistemi, garantendo al contempo conformità normativa e un utilizzo responsabile. Nel 2025, l’AI sarà il motore di un cambiamento che renderà aziende e individui più efficienti, trasformando e migliorando il lavoro e la vita di milioni di persone.
Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?
Le imprese italiane stanno affrontando una rapida trasformazione digitale, e per favorire questa ondata di innovazione nel Paese, abbiamo annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro per potenziare servizi cloud, AI e competenze digitali al servizio delle imprese. In particolare, le PMI, cuore dell’economia nazionale, possono far leva su tecnologie per mantenere la competitività e continuare a crescere in scenari globali. Microsoft supporta questa transizione non solo con tecnologia e risorse sul territorio ma anche con la "National Skilling Initiative", un piano che mira a formare oltre 1 milione di italiani entro il 2025, fornendo alle aziende competenze digitali avanzate. Le sfide principali che le aziende stanno affrontando riguardano sicurezza informatica, sostenibilità e carenza di talenti, con un deficit previsto di 3,7 milioni di lavoratori entro il 2040 legato all’invecchiamento della popolazione. È necessario quindi adottare standard più rigorosi per proteggere i dati, adottare pratiche di AI responsabile e focalizzare investimenti in formazione e tecnologie. In sintesi, per competere in un