I consumatori si sono abituati ad acquistare online e continueranno a farlo: non ha senso chiedersi ancora se e come realizzare il proprio ecommerce. Ne abbiamo parlato con Daniela Jurado, General Manager per l'Europa Occidentale di VTEX
"
Le aziende hanno vissuto in cinque mesi uno sviluppo della digitalizzazione che normalmente avrebbero avuto forse in cinque anni": questa frase di
Daniela Jurado, General Manager per l'Europa Occidentale di
VTEX, sintetizza bene - per l'ambito proprio della
società, ossia l'ecommerce - l'impatto dei vari lockdown sulle attività commerciali di molte imprese. Che si sono
affidate al commercio elettronico per compensare in qualche modo le mancate vendite "fisiche".
Certo questa evoluzione non è stata rapida e indolore per tutti. Chi aveva già messo più di un piede nel mondo del commercio elettronico ha potuto veder crescere il suo business in digitale. Ed è stato anche in grado di innovare facendo proprie le possibili
combinazioni tra vendita fisica ed ecommerce. L'omnicanalità, in sostanza, ormai è diventata
un obbligo. Oppure ancora, ha potuto creare nuovi prodotti apposta per la vendita online.
Chi invece non era già pratico di ecommerce ha dovuto seguire una strada diversa,
partendo quasi da zero. Rispetto al passato, però, oggi è
muoversi in tempi brevi. E nel periodo dell'emergenza la velocità era importantissima. "
Abbiamo completato progetti di ecommerce anche in meno di un mese", spiega Jurado.
Come in molti altri campi, anche nell'ecommerce le lezioni imparate velocemente durante i lockdown possono essere la base per
muoversi poi in maniera più mirata e strategica. Le evoluzioni dell'omnicanalità che sono state forzate dal lockdown sono infatti destinate a rimanere, anche solo in parte. Come ad esempio, sottolinea VTEX, la crescita del
Direct-to-Customer, ossia la vendita diretta al consumatore finale da parte di aziende nominalmente business-to-business. O la vendita online di un'azienda ma sempre attraverso il proprio canale di distribuzione.
Una evoluzione importante insomma è in atto e
indietro non si torna. "
Il cliente finale acquista sempre più online e continuerà a farlo, perché ormai è diventata un'abitudine", spiega Jurado. Una nuova abitudine anche per chi magari era refrattario all'acquisto online. Conseguenza principale:
non si può più aspettare chiedendosi se e come mettere in atto una strategia di ecommerce.
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