Le workstation sono al centro dei processi chiave della digitalizzazione, dalla progettazione al machine learning. Del loro ruolo e di come stanno cambiando, ne abbiamo parlato insieme a Dell Technologies e R1 Group.
L'ambito delle workstation è storicamente un mondo un po' a parte rispetto al resto del computing legato alla produttività aziendale. In primo luogo, perché le workstation non supportano genericamente la produttività ma sono al centro di alcuni processi chiave delle aziende in cui sono impiegate, dalla progettazione al machine learning. Inoltre, perché i loro utilizzatori fanno parte principalmente del personale tecnico, preparato sulle possibilità delle tecnologie IT e, di conseguenza, molto esigente.
Tutto questo fa sì che, da un lato, le workstation non siano semplicemente pc con prestazioni al top e soprattutto, dall’altro, fa sì che non possano essere considerate in modo elementare nella gestione complessiva dell'IT aziendale e dei progetti di digitalizzazione. Si tratta di componenti chiave di determinati processi, che vanno considerate proprio per le loro peculiarità.
Anche perché, nel complesso della Trasformazione Digitale delle imprese, le workstation sono coinvolte dal cambiamento che il personale ha nella gestione e nell’organizzazione del proprio lavoro. Una trasformazione, già in atto da qualche tempo, che negli ultimi mesi ha subito ovviamente una accelerazione.
Le workstation devono soddisfare la richiesta di affidabilità ed adattabilità che esprimono le aziende di tutti i settori, e devono garantire prestazioni e non rallentare la produttività, che sono priorità assolute in azienda, ancora di più durante questa emergenza pandemica. Di tutto questo abbiamo parlato con Dario Gnaccarini, Client Solutions Sales Specialist di Dell Technologies, e con Alessandro Sanvitale, Technical Specialist di R1 Group.
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