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Brother: il PNRR e la spinta continua all'innovazione

Il Piano Nazionale è un primo passo verso l'evoluzione e l'innovazione del paese, passo che deve essere seguito anche da una strategia più a lungo termine. In cui rientra anche l'attenzione all'ambiente.

L'elemento che differenzia il PNRR rispetto alle tante, e meno efficaci, iniziative pubbliche a favore dell'innovazione tecnologica è l'essere stato sin da subito strutturato come una nuova impostazione dei processi di rinnovamento tecnologico. "Il PNRR in generale - conferma Stefan Dawid, Director Public Sector di Brother - ha certamente dato un forte incentivo sia alle aziende private sia alla PA per quanto riguarda gli investimenti in innovazione. Quello a cui magari non tutti fanno caso è che il Piano Nazionale non è semplicemente un sistema di fondi e di supporti per le aziende, in realtà è molto di più: indica alle imprese quali sono gli ambiti prioritari su cui focalizzarsi".

La suddivisione, che a volte può sembrare sin troppo bizantina, del PNRR in Politiche, Misure e Obiettivi vede qui la sua logica. "Le singole Misure diventano importanti - sottolinea Dawid - perché vanno a definire esattamente quali sono gli ambiti su cui le aziende devono intervenire. Da una parte per mettersi al passo, in termini di competitività e di efficienza, con gli altri Stati europei e dall'altra, possibilmente, per portarsi avanti in termini di innovazione".

Un PNRR anche guida dell'innovazione, quindi, a misura delle imprese nazionali. "Noi sottolineiamo particolarmente questo aspetto - ricorda Dawid - perché, mentre le grandi aziende hanno piani di sviluppo strutturati, le aziende medio-piccole, che in Italia secondo dati Istat continuano a essere il 90% del tessuto imprenditoriale italiano, hanno bisogno di capire dove allocare le nuove risorse. E soprattutto hanno poi bisogno di qualcuno che porti loro il know-how tecnologico, oltre ai fondi".

E qui Brother vuole giocare le sue carte in maniera specifica: "Poter sempre fornire un supporto progettuale e sistemistico adeguato è una delle nostre caratteristiche peculiari nell'approccio al mercato. E non solo lato tecnologie ma anche per aspetti pratici, come la gestione delle pratiche per l'ottenimento dei fondi PNRR", spiega il manager.

Come molti altri attori del mercato, anche Brother sottolinea che sarebbe pericoloso vedere il PNRR come una iniziativa "una tantum" a favore dell'innovazione digitale, anche se portata avanti con le migliori intenzioni. "Certamente una spinta costante [da parte dello Stato e della UE - NdR] potrebbe essere utile, perché si è preso spunto dal Piano Nazionale per rivedere in ottica di efficienza tutta una serie di processi, in particolare nella PA". E non è proprio il caso di perdere questa accelerazione dell'innovazione.

L'esperienza di Brother

Brother è stata coinvolta in vari progetti in ambito PNRR - "ovviamente, operando noi attraverso il canale, ci sono progetti in cui non siamo direttamente coinvolti ma lo sono i nostri partner", ricorda Dawid - in cui ha puntato in particolare sulla proposta di soluzioni verticali per ambiti applicativi specifici, tra cui in primo piano Sanità, Pubblica Sicurezza, marcatura/tracciatura a livello industriale. Soluzioni che, spiega il manager Brother, "ben si collocano all'interno delle varie singole Misure delineate dal PNRR".

I "success case" probabilmente più importanti riguardano da un lato la convenzione Consip per i dispositivi multifunzione e dall'altro le soluzioni per la digitalizzazione dei documenti. Nel primo ambito "il nostro top di gamma multifunzione monocromatico è oggi presente nella convezione e ciò significa che qualunque PA può accedere a questo prodotto a condizioni estremamente vantaggiose", spiega Dawid.

Una delle Misure del PNRR riguardanti il macro-ambito della PA tocca poi proprio la decisa accelerazione della digitalizzazione di tutto il mondo della Giustizia e dei Tribunali. In questo processo Brother si è aggiudicata la fornitura della componente scanner: "parliamo di qualche migliaio di scanner che sono stati acquisiti dal Ministero di Giustizia proprio per convertire dal cartaceo al digitale una grande mole di documenti, faldoni e pratiche arretrate", ricorda Dawid.

Parallelamente a questi casi specifici corre tutto il tema della sostenibilità e della tutela ambientale, che nella filosofia di fondo del PNRR prende anche la forma del principio DNSH (Do Not Significant Harm). Una qualsiasi misura o un qualsiasi progetto che si realizzi con fondi erogati dal Piano Nazionale deve preventivamente dimostrare di essere conforme al principio DNSH.

"Quando si parla di PNRR si parla sopratutto di fondi a disposizione - spiega Dawid - ma va sottolineata questa fortissima spinta nella direzione della tutela ambientale... Questo di nuovo ci vede protagonisti perchè da sempre siamo attenti, come Gruppo, all'ambiente. Tutti i nostri prodotti professionali sono dotati di etichetta ambientale e garantiscono quindi un impatto minimo sull'ambiente".

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